Tutti ti valutano per quello che appari. Pochi comprendono quel che tu sei  (N. Macchiavelli)

28 febbraio – Registrazione
Alla spicciolata giungevano nella sala
dell’Oratorio che ancora odorava del recente carnevale i pochi Canegattini
super..stiti dalle Crociate di Chiasso e Tesserete (carnevali nei quali il Dio
Indra -dio del tempo, meteorologico- ha voluto mettere alla prova la resistenza
dei supereroi).
Uno due tre pum..Il Maestro Tobolo mette
tutti in riga e la prova ha inizio con ritmi serrati. I posteri diranno che Silvio
Lanzi dopo Atemlos Canegatt Version (La Tegni o La Moli) abbia
ridotto le bacchette a meri stuzzicadenti che il buon Valtu ha utilizzato in
seguito alla cena per rimuovere i residui di carne tra i denti.  La prova finisce e un buon numero di
Canegattini si dirige verso il Ristorante Hotel Impero in quel di Cantello.

Qualche problema di troppo in
quanto attese e cibo non giunto secondo aspettative ma la serata è piacevole.
Qualcuno si scatena in balli sfrenati di liscio/latino con il Club Veterans
Dancer di Cantello guidato da un sciur in camicia. Per l’occasione sono anche
presenti Bart Simpson (con pizzetto bianco, improponibile ndr) e Rita Pavone
(con vestito in lattex).

La serata terminerà per alcuni al
Pub Le Shark di Stabio.

1 marzo – Ponte Capriasca (Bonus)
Meno male che non c’è la sveglia di Jack
a rompere il sabato mattina. 
Questo pensano tutti all’alba del 1 marzo.
Qualcuno per non correre il rischio gli ha sfasciato il telefono in anticipo. 
Il
ritrovo a Ponte Capriasca è fissato per le 10:30 ma alcuni gruppi si troveranno
anche prima per una colazione.
La giornata è splendida, quasi primaverile.
Siamo i primi a sfilare unitamente alle altre guggen presenti. Finita la breve
sfilata è ora del primo concerto seguito da un ottimo pranzo sotto un piacevole
sole. Il servizio organizzato dagli Amici della Fenice (organizzatori dell’evento)
è impeccabile. I primi postumi  del
pranzo e della serata precedente però sono dietro l’angolo. Qualcuno dorme sul
tavolo, alcuni gestiscono i figli, altri si dirigono sul prato per un Woodstock
Can&Gat. Antony (Er Monnezza) ha svuotato le cantine di Ponte.

 

E’ proprio in questo prato che si configurerà un teatrino degno del circo Knie. Dalla strada qualcuno dirà di aver avvistato delle scimmie sull’albero e sul prato un orda di barbari che si scambiavano effusioni.
Il povero maestro viene coperto (per usare un termine fine) da una moltitudine di persone e ne esce sconvolto. 
 
Per
fortuna l’acquetta curatrice lo renderà in perfetta forma per l’ultimo concerto
della stagione. Un vero successo.

Un gran finale emozionante e una
giornata davvero bella. Una grande famiglia.