مد رجليك على قد الحافك
Allunga il passo secondo la grandezza del tuo tappeto
(med rejleik ‘ala qad el hafak – proverbio egiziano)
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Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.
Il cognàc è un’acquavite francese tutelata da una Appellation d’origine contrôlée (AOC), ricavata dalla distillazione di vino bianco.
Si produce solo nei dipartimenti della Charente e della Charente Marittima nell’ovest della Francia, ed una piccola porzione della Dordogna e del dipartimento delle Deux-Sèvres; il distillato prende il nome dalla città che tradizionalmente è stata la sede principale del suo commercio, Cognac
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Oh menS (plurale) devo dirvi che essendo arrivato a Lanzvorgo solo a mezzogiorno quindi non ho un racconto dall’inizio giornata.Le premesse sono fondamedastatali.
Al motto di “sarò breve” vi riassumo il pranzo:
-buono il risotto
-razzia di nervetti (Jack e Boris in particolare grandi prestazioni di piatto!!)
-vino barricato nello stomaco
Seguirà la suonata nella oramai mitica sala (non ettore) dove c’é un buon numero di persone oltre ai mitici regnanti, al mitico team Bar (con lapide di Wilson incorporata in un itaGliano al limite del reale e del consentito).
Dopo esserci segnati ben bene le labbra inizierà il torneo di Cognac. PPPeppe di Bottiglia munito e un certo Muschio ai bicchierini (in ostia sconsacrata del Monastero dei Folli&Benji). La prima bottiglia finirà quasi subito. Ne seguirà una seconda. Il tutto si ripercuoterà sull’ultima esibizione in quel di Lavorgo. Un carica che neanche i 101 dalmata avevano.
Il torneo proclamerà nessun vincitore ma tante vittime, che come ricordo avranno su di sé il liquido giallo-bianco.
Toplu Nelaca Loma |
Terminata la scampagnata é ora di far rientro per la Meeeeeeeega Festa della Riva al Mercato coperto di Mendrisio.
Anche qui non si risparmiano gli abbeveraggi. D’altronde nel deserto si soffre di caldo e quindi la gola tende ad esser spesso richiedente di liquidi consoni. Si susseguono le Guggen presenti.
Fracass all’opera |
Mangiamo la pasta inondata da sugo rosso e alle 21.30 ci sarà il nostro concerto.
Tutti belli luccichenti come un gioiello della Gucci spariamo uno-due-tre-quattro-X brani finché il Faraone di Riva non ci blocca. Seguiranno i bagordi con balli scatenati, trenini, accuse di fiatelle moribonde, foto di gruppo.
A terminar la serata alcuni facinorosi raggiungeranno la piramide di Coldreriemum dove si ciberanno di alette di pollo alla Gollum, carne di scimmia all’uranio impoverito del deserto del Tartano.