Ama la vita più della sua logica, solo allora ne capirai il senso. (Fëdor Dostoevskij)

 


Al Tobino e la lampada sul comodino

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

C’era una volta, in un antico regno del Meridione la povera vedova di un impiegato (Musktafà) che aveva un figlio, Al Tobino.

Il ragazzo non aveva nessuna voglia di riprendere il lavoro di suo padre e preferiva passare il tempo a spulciarsi i voluminosi piedi, giocare a Sant Antony Nizz Pollegio Version tutto il giorno con il suo amico Alanzdin detto Slanziga * ed andare in giro in tour con la sua band (tali Carpet Stools).

La madre, SALO-Mone Al Capiagh era disperata per il comportamento del figlio e un giorno, mentre Tobino stava giocando nella piazza con alcuni suoi coetanei, arrivò un uomo strano e davvero ripugnante, proveniente da poco lontano, da certe zone della Rancate Bene: era un mago? Era l’uomo nero di Uazzapp? Era la fatina buona del XXX (cit. Censurata)? Era il maggiordomo di Frank Stools? Questo Tobino non lo poteva sapere.

L’uomo (all’ apparenza uomo o forse la controfigura del Grinch) gli si avvicinò e gli disse: ” tu sei il figlio di Musktafa’ detto il Tasso, vero? Io sono tuo zio, e tanti anni fa sono partito in bicicletta con un casco giallo smunto per gareggiare. Ora sono tornato, sono ricco e sfondue e voglio prendermi cura di te e di tua madre (auguri)”

In realtà il Mago non era lo zio di Tobino ma era il faMIRIgerato Jafar Caccia detto Gia’-fott..(censura) e per fare certe sue magie aveva bisogno di un ragazzo giovane come Tobino (Tobbit da Laboratorio). In ogni caso, andò a casa del nostro eroe con soldi e Doni-nelli, e anche la madre di Tobino ne fu conquis-tata matilda e il grande Roman Botta, anche se con qualche dubbio. “Mio marito non mi aveva mai detto di avere un fratello! ”

 

Il Mago si offrì di far studiare Tobino con Shaggyon Cooper (noto commerciante di spezie del Golfo di Suarz) e poi di farlo lavorare con lui, e per la madre questa poteva essere una buona soluzione. Passò qualche tempo e Tobino era diventato più operoso, più peloso ed in Gamba.

Un giorno il Mago si offrì di portare Tobino a fare una gita fuori porta con la sua rinomata Bianchi e Barricati (in casa) Oltre XR4 Super Record Ladygaga Medas Special Edition EPS 11v.

Tobino ci andò volentieri ma disponeva unicamente di un CAMIello a 2 tempi, reduce dalla Silvye Parade, con il Maskara di E. Sala, i capelli biondi di Larka, la bocca da rana di Smirc e i gadget di Toplu Cane da Fiuto ficcati alla bell’è medas.

Percorsero un tratto di desertox, poi un pezzo di foresta nera con le candeline ed infine arrivarono presso una caverna che si estendeva sotto terra.

A quel punto il Mago disse: “Vai Sciall…hally. Keep Kalm & Föö i ciapp. Ascoltami, Tobino, devo chiederti un piacere. Primo: tu andrai nella caverna, troverai un cunicolo e poi una prima stanza dove ci sono dei tappeti pieni di cadaveri (Tano rule**) e l’autoxsia in atto da parte della principessa Emily Prentiss: tu non toccare niente, fai lo “gnorry” mi raccomando. Poi arriverai in una seconda stanza, dove ho dimenticato la mia dignità e i miei calzini-mutande-reggiseni-ob telefono casa: non toccare sempre niente e vai avanti. Arriverai nella terza Sala, dove ci sono i radar fissi posati da Rinelldu e Zott: tu non devi sempre toccare niente, semmai coprili con la lanetta ombelicale di Mone. Tu devi avvicinarti solo ad un angolo, dove troverai una lampada. Potrà sembrarti un vasino da notte del Nonno ma non temere, quelle sono fuori serie per esaurimento stock. Prendila e portamela su.”

Tobino fece come gli era stato ordinato, senza capire perché lo zio volesse quella lampada vecchia piuttosto che tutte le “ricchezze” che c’erano in quelle grotte.

Alla fine si riavvicinò all’uscita con in mano la lampada. “Dammi la lampada“- disse il Mago -” e io poi ti farò uscire!  Aggiunse.  “No” – rispose Tobino – ” prima ti depili, ricomponi il tuo corpo e aiutami ad uscire e poi ti darò la lampada“.

Cominciava a sentire qualcosa che non andava. Forse dolori intestinali? Per fortuna nei paraggi c’era il ricco Sultano Piff (15 mila sbombe al mese) a correre in suo soccorso munito delle sue NiKIA Torsion Cudree Pau edition KIAodate, profumate, prospecierara, autoportanti e con BlooTack integrato. BRANDendo fiero la sua Mastercard Platinum Lolly Edition provvederà all’acquisto di tutte le farmacie della zona e salverà il povero Tobino dal suo malessere.

 

 

Il Mago voleva prendersi la lampada (per lui una vera e propria Aureliquia) e lasciare il povero Tobino nella grotta. Cercò di afferrare la lampada ma Tobino, esperto di tattica grazie a intere serate di Risiko, capì di colpo le sue intenzioni e non gliela lasciò prendere: a quel punto lì il Mago spinse Tobino nella caverna, senza riuscire a recuperare la lampada.

Il povero Tobino si disperò: non sapeva davvero come uscire, anche perché il Mago mise una pietra sull’uscita della caverna: contava di farlo morire e poi tornara pesciüm con calma del curto a riprendersi la lampada. Tobino guardò meglio la lampada: era proprio sporca! Residui di grappa pietane, di apricoVizz (apricoPiff versione Tedesca) e di nocino noparty. Provò a pulirla con la Kärcher di Valtulin Bulunit e di colpo da dentro la lampada uscirono oltre ad odori immondi, un genio, enorme.

Tobino era terrorizzato, ma il genio gli disse: “tu sei il mio padrone. Io te amici. Janne Janne Janne Janne Jaaaaaa Funicoli’ Funicolà. Io sono tuo schiavo: ordina qualunque cosa ed io ti obbedirò! Una pizza del Grillo Verde? Le radiografie del Nonno? L’epurazione di Filo?

Tobino gli chiese di essere portato fuori nonostante le allettanti proposte. Il resto è noia come direbbe la Maga Isella. Il genio obbedì e lo riportò a casa, dove poté riabbracciare la madre. Il genio disse che ormai era il suo schiavo e non l’avrebbe abbandonato. Così Tobino e la madre poterono migliorare la loro vita.

Passò qualche tempo: un giorno, mentre Tobino stava vendendo delle stoffe bellissime passò un servitore del re, dicendo che tutti dovevano rientrare nelle case perché stava per uscire la principessa. Tobino volle rimanere di nascosto a vedere la principessa, Jacksmine, ed era così bella che non poté non innamorarsene. Chiese al genio di aiutarlo ad entrare nel palazzo per poterla rivedere.

Il genio lo accontentò; Jacksmine si innamorò subito di questo giovane aitante, prestante, natante, suonante, di stomaco titubante, ben odorante e prestante così audace e diverso che aveva osato entrare nelle sue stanze. Tobino andò altre due volte da Jacksmine, sempre con l’aiuto del genio: la terza volta però fu sorpreso dalle guardie del re: “Sire, io amo vostra figlia: permettetemi di sposarla“. Il re disse: “Ti farò sposare mia figlia soltanto se costruirai in tre giorni un carro di carnevale tutto d’oro e di pietre preziose, di motore munito e di comparse accompagnato. Altrimenti morirai per la tua audacia duster Silvye Edition!” Tobino chiese aiuto al genio e a due famosi mastri costruttori della zona Cha Cha Cha-cio detto Aziz e Lello di Griffondurin: il carro fu ultimato e il re gli concesse la mano di Jacksmine.

 

 

Nella città ci furono festeggiamenti per il fidanzamento. Ma purtroppo una vecchia conoscenza di Tobino stava arrivando: il Mago, certo ormai che fosse morto, era venuto a riprendersi la lampada. Ma quando vide cosa era successo, capì che Tobino era salvo e la lampada era in mano sua. Si travestì da Barbapapa’ e si avvicinò al castello di Tobino. Ci lavorava tra gli altri una serva bionda (senza offesa ndr), a cui il mendicante finto chiese se aveva degli oggetti brutti e vecchi da dargli. La donna gli diede la lampada. Delen Delen

A quel punto il mago poté impossessarsi del genio e gli ordinò di portare il carro di Tobino, dentro cui c’era anche Jacksmine, il più lontano possibile, nel deserto africanegat.

Tobino era disperato, anche perché il re disse che l’avrebbe condannato a morte.

Iniziò a fare delle ricerche grazie ai potenti mezzi di Ale Capiaghi (supereroe della Marvel), ma senza risultato. Il Mago africano invece si sentiva potente come non mai. Sprizzava arroganza a tutto spiano #arrogance.

Ma non aveva fatto i conti senza una scimmietta dispettosa, la scimmia di Brian al Uilson (noto venditore di carcasse di pecora scozzese Scottish Black-Jackface)  che un giorno non vista entrò nella sua casa e rubò la lampada.

Tobino aveva sempre, sin dai tempi in cui era un ragazzo di strada (….) amato gli animali (…) e la scimmietta lo conosceva, perché quando si incontravano lui le regalava sempre delle noccioline da mangiare e della grappa da ingerire. Immaginatevi la sua sorpresa quando la scimmietta gli portò la lampada: poté chiedere al genio di andare dove c’era il carro e la sua principessa e riportarli a casa. Il Mago quando vide che tutti i suoi tentativi erano andati vani si arrabbiò a tal pluto che svanì in una nuvola di gas “pellegrino”.

Tobino e Jacksmine diventarono poi il re e la regina drag queen di quella terra, e vissero felici e contenti, con il Genio, che protesse loro, i loro figli e i loro nipoti.

Tutto è bene quel che finisce bene. All right reserved.

Vomits admitted.

Senza offesa per nessuno.

M.

 

*saggio Sultjan della zona all’odor di insaccato iscritto al campionato regionale di Irontilo

**noto rappresentante di tappeti della rinomata Tarubian Criscpas da Züriiig