CANEGAT IN WONDERLAND –NEBIOPOLI/ THE BEGGING
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Se io avessi un mondo come piace a me, là tutto sarebbe assurdo: niente sarebbe com’è, perché tutto sarebbe come non è, e viceversa! Ciò che è, non sarebbe e ciò che non è, sarebbe.
In un bel pomeriggio d’estate Sofia, una bambina vivace e curiosa, se ne stava seduta sull’erba in riva al Riale Gurungun, in compagnia di una family pack di Bretzeli leggendo barzellette sporche alla sua fida amica Paoletta (vedetta di quartiere di Via Boff)
Ma dovevano essere di qualità alquanto scadente come le note di intonazione alla prima prova di carnevale (guaiti di Cani dopo un Oktobo Fest, starNatanzammenti di Oche dopo uno schiuma party a casa di Mone con indigestione di Pasta Rummo).
Infatti in quel libro non c’erano figure, non c’erano dialoghi: a starci dietro c’era da farsi venire il mal di testa. Erano le famigerate barzellette di Christian Kocher.
Un concentrato di frasi da utilizzare nei peggiori Bar di Caracas: rissa assicurata.
Oltretutto faceva molto caldo. Gli abitanti della limitrofa cittadina di Stabilum avevano già l’ascella decorata a tema natalizio (lucine comprese) con note aromatiche da festa del Piffzocchero di Teglio.
Gli occhi di Sofia cominciavano a diventare pesanti di sonnolenza.
E non per colpa di quei 17 camparini che MirkNino Camparino (coro “O-o, O-o”) al mercato comprò. E venne Diba che si mangìo il Nino che morse il Barzo che bruciò il Trita che picchiò il Tano che si spalmò il Giacomo che immolò il Filo che trafisse il Cucco che arrostì Jan Filip che al mercato Mirkino comprò.
Non fu nemmeno colpa di Masticabrodo, Dispenser Ambulante di Cognac all’Uovo.
Quando il sonno rischiava di prendere il sopravvento ecco che a questo punto lei vide passare un Coniglio Bianco con gli occhi rosa. “Ma sembra…” (rifletté tra sé e sé).
To be continued..
Citazioni, premi o meriti del weekend.
Per tutti una barretta energetica “Diba o Muori” per raggiungere prestazioni invidiabili in ogni situazione della vita e anche oltre. Gluten free garantee.
- Premio “Permanenza”: Frank Stoppa (Dj della Banlieu de Paris). Neanche il tempo di salutarlo e notare la sua “mise” da Runner della domenica sul Lungolago di Braies (incluse cuffiette power-ranger e Nike Performa de Furmacc) che è già sparito. Volatile come un Upupa.
- Farmacia spazio salute: Valtu-Medas-Paola-Barbarella-Fede M. perché hanno tenuto finché hanno potuto nonostante le fatiche della giornata. Chi più chi meno. Bravehearts.
- Il Cappello di Shaggy: perché se la Swiss Miniature si ritrova con dei modellini di treno in meno sappiamo dove trovarli. Lupin III.
- Fuori Contesto: I capelli di Silvie (che nessuno ancora sa come si scriva esattamente). Perché probabilmente il Cappellaio Matto durante una doccia ha sbagliato candeggio. C’est bon. Moléson. Chamoson. Délemont.
- Premio Lucciola Lomazzo-Bizzarone: se la contengono Tobi e Natan perché due rosse (i…boh..) così non le hanno mai viste sulle strade. “Roso de..” ma lasciamo stare.
- Papà dell’anno: Fiff il Press per la sua apparizione a spicchi facendo credere alla povera Agata di avere il controllo di Cappellai, Alici e Regine. Oliver Hutton.
- Premio carrozzeria Verga: Ettore. Perché la spiegazione sul suo trombone l’ho dovuta registrare e ascoltarmela piano piano per capirla. Sa sempre tutto.
- Premio “La tocco piano”: Tobi. Per la grande uscita nel discorso al Carlino. Indelebilmente nei nostri ricordi. Seguiranno fulmini in sua direzione. Come una frusta nel sedere dopo un massaggio Thai.
- Un grazie a Penny infine per le bellissime foto!