Perdonami amico mio non per quello che ho fatto
ma per quello che sto per fare (Vikings – Stagione III)

I nostri valorosi guerrieri stanno già imbarcando le ultime vettovaglie. Pronti per razziare e mostrare il loro valore. Armi e munizioni utili a sopportare la dura trasferta sono già state preparate. Il limite di navigazione di 80 km/h é stato revocato e questo permetterà un rapido approdo in loco Catenazzum ove trovar conforto e libagioni.

 Nelle terre di Catenazzum sono arrivati terribili presagi, infondendo terrore nel popolo nel modo più triste:
ci sono stati forti ululi di corni che correvano nel cielo, e
vortici, e feroci Tani che volavano con i loro tappeti nel firmamento. Questi
tremendi segni sono stati presto seguiti da una grande carestia:
e dopo non molto, nel sesto giorno prima della cena a KaneKattegat di
questo stesso anno, la straziante incursione di uomini e donne randagie ha
fatto un miserabile scempio di Kebab nella località, con la sua fiatella da cagna e la testa nel sedere del glorioso giorno seguente.

 
Così le Cronache Anglo-Sassoni
menzionano la seconda grande incursione vichinga sulle coste sopraccenerine e il terribile eccidio di tutti gli scarafaggi a suon di (L)Hello, Shut up,Holiday.
Molti altri attacchi seguiranno, tanti da far inserire nei
messali di numerose zone d’Europa preghiere specifiche  per
impetrare la protezione divina contro i temibili vichinghi [2].
  
(versione rivista de “I Vichinghi, diavoli del nord” – www.mondimedievali.net)